Disturbi del sonno e dispositivi elettronici
Le ricerche scientifiche confermano che tutti i dispositivi elettronici influenzano i ritmi circadiani gestori della veglia e del riposo, certificando una netta correlazione tra l'esposizione da elettrosmog e disturbi del sonno.
In sostanza, stabiliscono che tali dispositivi sono potenzialmente dannosi per il naturale ritmo del sonno e che possono alterarne significativamente la qualità.
La situazione è preoccupante se si tiene conto del fatto che attualmente sono tante le persone che usano telefoni cellulari, computer e dispositivi affini su base giornaliera e prolungata. Così come è in aumento il numero di persone che non riescono a dormire senza il telefono sul comodino o che si portano il computer a letto per lavorare.
Esistono prove a sostegno del fatto che tali comportamenti possono risultare problematici. Il legame tra dispositivi elettronici e disturbi del sonno è una realtà. La National Sleep Foundation dell'Università della California è giunta alla conclusione che tali dispositivi provocano una minore durata del risposo e di qualità decisamente inferiore.
Luce artificiale e ritmi circadiani
I ritmi circadiani avvengono negli esseri viventi in un arco di tempo inferiore alle 24 ore. Sono cicli che seguono sempre lo stesso ordine e che si susseguono per fasi. Tra gli altri aspetti, tali ritmi regolano i cicli del sonno. Equivalgono pertanto al meglio noto orologio biologico.
Una ricerca condotta presso l'Università del Connecticut, poi pubblicata su Philosophical Transactions, della Royal Society, indica che la luce artificiale è potenzialmente in grado di alterare i ritmi circadiani. In particolare, può influenzare il ciclo del sonno.
Lo studio stabilisce una relazione diretta tra i dispositivi elettronici e i disturbi del sonno. Tali dispositivi funzionano proprio con la luce artificiale e il sonno è estremamente condizionato dai ritmi circadiani. Questi ultimi, in particolare, rendono l'organismo più attivo nei periodi in cui è presente la luce e più passivo nei periodi di buio.
I ritmi circadiani sono in gran parte determinati da alcune cellule specializzate presenti nella retina. L'illuminazione degli schermi dei dispositivi elettronici ne provoca una distorsione. In tal senso, le funzioni diurne rimango attive anche se è notte, mentre in realtà prima di dormire dovrebbero essere disattivate.
Evidenze sulla correlazione tra dispositivi elettronici e disturbi del sonno
Anche l'Università della California è giunta a conclusioni simili a quelle riportate nel paragrafo precedente, ma sono andati ben oltre. I ricercatori hanno evidenziato che la luce blu degli schermi di computer e telefoni riduce la produzione di melatonina, ormone che influisce sulla qualità del sonno. Quando i livelli di melatonina sono troppo bassi, conciliare il sonno è più difficile e ne diminuisce anche la durata.
D'altro canto, la pessima abitudine di tenere accanto il telefono cellulare o il computer anche quando si è a letto impedisce la riduzione dell'attività neuronale. In altre parole, i dispositivi ci mantengono in allerta, mentre ciò di cui abbiamo bisogno prima di dormire è proprio l'opposto: rilassarci.
Ma la cosa peggiore per chi lascia accesi i dispositivi è che mentre si dorme si possono ricevere messaggi o notifiche. Chi ne fa un uso frequente tende a svegliarsi subito per vedere di cosa si tratta. E anche se non suonano, si genera una tensione soggettiva per via della possibilità che ciò possa accadere. E tutto questo non favorisce di certo il riposo ottimale.
Effetti indesiderati
Lo psichiatra e psicoanalista David Dorenbaum sostiene che il binomio dispositivi elettronici e disturbi del sonno porta con sé ulteriori conseguenze. Egli afferma che l'uso intensivo di tali dispositivi rende più difficile ricordare i sogni. A quanto pare, ci sarebbe un'analogia tra il mondo che vediamo attraverso lo schermo e le immagini dei sogni.
Uno studio condotto su 1.000 studenti australiani, di età compresa tra i 13 e i 16 anni, ha mostrato di fatto che l'uso dei dispositivi era correlato a una qualità del sonno inferiore, il che a sua volta avrebbe effetti negativi sulla salute mentale. I giovani del campione presentavano inoltre maggiori sintomi di depressione.
Ma i dispositivi elettronici non sono il vero problema. Il vero problema risiede nel cattivo uso che se ne fa. Una gestione ottimale dei dispositivi tecnologici ci semplifica la vita e facilita diverse attività. Al contrario, un loro cattivo uso, rende l'essere umano vulnerabile e dipendente.
Sergio De Dios González - Psicologo