Abbronzatura e biofrequenze

03.07.2018

Il Sole

L'estate è arrivata, prepariamoci alla tintarella con attenzione evitando i pericoli derivanti da un'esposizione al sole incontrollata.

Il sole emette una grande quantità e varietà di radiazioni elettromagnetiche che originano dalle reazioni termonucleari che avvengono a livello del suo nucleo oltre, naturalmente, ai ben noti raggi ultravioletti responsabili dell'abbronzatura.  

Fortunatamente, la radiazione solare viene in gran parte assorbita dall'atmosfera terrestre che agisce da vero e proprio filtro. Se così non fosse, con molta probabilità sulla Terra non esisterebbe la vita, o perlomeno, non per come la conosciamo oggi.
Ad ogni modo, le radiazioni che riescono a oltrepassare questa barriera protettiva naturale sono composte da tre diversi tipi di luce:

  • Quella visibile ad occhio nudo che va dal rosso al violetto;
  • Quella infrarossa (cioè al di sotto della frequenza del rosso che è visibile all'occhio umano), è una radiazione invisibile, ma percepibile sotto forma di calore;
  • Quella ultravioletta (cioè, che si trova oltre la frequenza del violetto visibile per l'occhio umano). Tale radiazione, con le sue diverse lunghezze d'onda è causa della tanto ambita abbronzatura.

Gli effetti di questi tipi di luce sull'organismo sono variabili, così come diversa è la modalità di assorbimento.

Tipi di Luce

Come accennato, le radiazioni elettromagnetiche prodotte dal sole e in grado di oltrepassare la barriera costituita dall'atmosfera terrestre sono di tre tipi: visibili, infrarosse e UV.
Di seguito, le principali caratteristiche di questi tipi di luce saranno brevemente descritte.

Luce visibile

La luce visibile rappresenta circa il 37% delle radiazioni elettromagnetiche che oltrepassano l'atmosfera. Non è pericolosa per la salute e non aggredisce la cute, ma può talvolta provocare fastidiosi bagliori agli occhi.
La luce è molto importante per la regolazione di alcune attività corporee come il ciclo sonno veglia e l'andamento circadiano degli ormoni. È inoltre in grado di stimolare la produzione di serotonina, un importante neurotrasmettitore, responsabile, tra l'altro, del senso di euforia.


Raggi infrarossi

I raggi infrarossi costituiscono circa il 60% delle radiazioni che raggiungono la Terra oltrepassando l'atmosfera. Per gli effetti termici che determinano, vengono riprodotti artificialmente e usati a scopo terapeutico. La loro caratteristica più importante è la trasmissione di calore allo strato superficiale della pelle (strato corneo). Pertanto, un eccessivo assorbimento può danneggiare la pelle per ipertermia e provocare sintomi che vanno dalla vasodilatazione alla disidratazione cutanea.

Raggi UV

I raggi UV sono quelli che raggiungono la Terra in quantità minore (circa il 3%), ma non per questo sono meno importanti, anzi, come vedremo nel prossimo paragrafo possono essere tanto utili al nostro organismo, quanto dannosi.
Gran parte dei raggi UV vengono riflessi dallo strato corneo superficiale e solo una piccola quota arriva negli strati più profondi dell'epidermide. A seconda della lunghezza d'onda, si suddividono in UV-A, UV-B e UV-C.
La loro caratteristica più importante è la lunghezza d'onda che ne determina la profondità di penetrazione cutanea.

I Raggi Ultravioletti

I raggi ultravioletti si possono a loro volta classificare in tre gruppi in funzione della lunghezza d'onda che possiedono.
Possiamo, pertanto, distinguere:

  • Raggi UV-A, rappresentano circa il 98% dei raggi UV che colpiscono la Terra e possiedono una lunghezza d'onda di 320 - 400 nm.
    Gli UV-A, hanno effetti ottimi sull'abbronzatura (anche se inferiori agli UV-B) e moderati sul danneggiamento cutaneo.
    Vista la loro elevata lunghezza d'onda sono tuttavia in grado di penetrare in profondità nel derma distruggendo capillari, collagene ed elastina, provocando eritemi e danneggiando la pelle, anche a lungo termine.
  • Raggi UV-C, sono i raggi ultravioletti più pericolosi e possiedono una lunghezza d'onda di 100 - 280 nm. I raggi UV-C sono particolarmente dannosi per la salute poiché possiedono un alto potere cancerogeno. Fortunatamente, vengono trattenuti dalla fascia di ozono e per questo non hanno effetti particolari sulla pelle.
    Il rischio di esposizione a questi raggi aumenta in alta quota.
  • I raggi UV-B, hanno una capacità di penetrazione inferiore e non riescono a superare le strutture più superficiali della pelle. Gli effetti deleteri sono comunque importanti poiché i raggi UV-B sono in grado di alterare il materiale genetico contenuto nel DNA aumentando il rischio di comparsa di tumori cutanei.
    La radiazione UV-B è molto più efficace della radiazione UV-A nel provocare l'eritema.

Lo sapevi che...

Se da un lato è vero che i raggi UV possono causare diversi danni alla pelle e all'organismo più in generale, dall'altra parte è anche vero che le radiazioni ultraviolette sono necessarie per lo svolgimento di alcuni processi fisiologici e possono apportare diversi benefici.
Difatti, i raggi ultravioletti:

  • Favoriscono il trofismo e l'accrescimento osseo stimolando la sintesi della vitamina D;
  • Svolgono un'azione disinfettante a livello della cute;
  • Favoriscono la circolazione e stimolano di conseguenza l'attività dei globuli bianchi;
  • Accelerano la proliferazione pilifera (forse questo effetto non è del tutto apprezzato, in particolar modo dalle donne);
  • Favoriscono la pigmentazione della cute stimolando la produzione di melanina (in verità, questo è un meccanismo di difesa attuato dall'organismo per proteggere le cellule dagli eventuali danni dei raggi UV; tuttavia, oggigiorno, l'abbronzatura è considerata un sinonimo di bellezza e per questo l'imbrunimento della cute è un fattore molto ricercato).

Danni solari

Per quanto i raggi ultravioletti possano, almeno in parte, essere considerati utili per l'organismo, un'eccessiva ed incontrollata esposizione porta all'inevitabile insorgenza di effetti indesiderati e alla comparsa di danni di varia natura che si possono manifestare sia nel breve che nel lungo termine. Fra i danni più gravi ritroviamo senz'ombra di dubbio i tumori della pelle. Meno gravi sono, invece, le discromie cutanee (macchie solari), le rughe o l'eritema solare.
L'eritema altro non è che la classica scottatura che si manifesta con sintomi comuni: rottura di piccoli vasi, bolle, edemi, spellature, fuoriuscita di liquido e invecchiamento cutaneo in genere (cedimenti strutturali, rughe ecc.). Responsabile di questi effetti è l'ipertermia locale causata dall'assorbimento del calore trasmesso dai raggi UV.

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